Ci sono persone che spendono la propria vita a "dimostrare"...
Di essere bravi figli, coniugi affettuosi, buoni genitori, amici affidabili, brave persone, dipendenti o professionisti modello...
Una vita spesa su un palcoscenico senza riflettori. Dove il pubblico va e viene e spesso ascolta a malapena.
Una vita in cui bruci facilmente energie e vita che non torna più.
Ma è proprio il riconoscimento a farci felici? Penso di sì, cioè... che così è per molti di noi.
Questo però ci mette nella posizione di essere felici non di chi siamo o di cosa facciamo ma dell'immagine che hanno gli altri di noi. Quell'immagine ci torna indietro e diventa un ruolo, che impariamo ad amare, con cui impariamo a convivere...
Finché... qualcuno non ci dice o non ci fa capire che siamo "pessimi" ... Che siamo proprio "incapaci"! Finché una malattia o lo spettro della morte non ci mettono di fronte al tempo trascorso.
A quel punto il palazzo e le maschere crollano e restiamo nudi con solo due certezze:
1) che puoi fare solo del tuo meglio in ogni cosa, 2) che puoi metterci tutto l'amore che hai dentro sempre...
La terza, per chi non gli va bene, è andarsene a quel paese!!!
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