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  • Immagine del redattoreLucia Padovani

MALEDETTO CALCARE

Aggiornamento: 14 mar 2021

Sono un po' preoccupata … in effetti sì! Sono preoccupata per le rughe verticali, un po' meno per quelle orizzontali e decisamente angosciata per quelle oblique. Sono preoccupata perchè è vietato invecchiare anche se poi mi vogliono vendere i pannolini per chi si piscia sotto.

Sono perplessa per la mia pancia che ride anche se è gonfia e per il mio stomaco dove i pompieri spengono l'incendio degli acidi gastrici. Mi lascia interdetta la sequenza di consigli che mi invitano a mangiare schifezze e poi mi suggeriscono di prendere una bella pasticca per dimagrire.

Mi lascia spiazzata la notizia che la cellulite è una malattia perchè allora mi chiedo di cosa soffrano le persone che sono negli ospedali … Quelli che mi angustiano di più sono i vecchietti che vogliono “farlo più spesso” come i vicini … ma parlano di sottilette e allora, un po' confusa, penso: “Saranno afrodisiache?” Da ricovero, invece, sono le amiche che entrano nel bagno come furie dell'inferno per controllare il calcare e non fanno altro che pulirlo con l'ausilio di quel deficiente che, se potesse, ci si farebbe il bidet con quel prodotto.

E poi … se non ho l'auto che parcheggia da sola, o quella che sfreccia tra bicchieri di cristallo senza sfiorarli, potrò essere ancora soddisfatta della mia vita? E se non ho la taglia 42, il volto illuminato come la Madonna, il make up artist giusto ed il telefonino che fa fotografie spaziali, potrò dirmi un essere umano completo? Veniamo bombardati continuamente da immagini e da icone che dobbiamo assorbire e che ci dicono qual è l'unico modo per vivere bene. Ci viene detto come devono essere la donna e l'uomo perfetti, come ci dobbiamo vestire, quanti anni dobbiamo dimostrare, cosa dobbiamo mangiare, cosa serve nelle nostre case …

Ma la cosa più inquietante è che, mentre i notiziari ci assillano con dei comunicati stampa fatti apposta per farci salire l'ansia a livelli imponderabili, questo carosello di facce e corpi robotizzati, plastificati in sorrisi fasulli, ci da il messaggio opposto … Non ho capito bene … mi devo sentire di merda in generale per come va il mondo o sentirmici a tratti? Perchè se usare certi prodotti cambia la vita, fa star meglio le persone e fa cessare i contrasti (di qualsiasi tipo) allora signori e signore, diamoci sotto. Compriamo, compriamo, compriamo! Magari rifacciamoci tutti, da capo, o costruiamo dei cloni perfetti che vivano nel mondo al posto nostro. Ci hanno fatto anche un film su questa cosa … che potrebbe sembrare assurda, ma non è tanto lontana dalla realtà. Ma cosa c'è che non va nelle nostre facce o nei nostri corpi? Belli o brutti che siano sono i nostri, quelli che abbiamo avuto in dotazione dalla nascita, così come tutto il resto. Perchè mi dovrei vergognare delle mie rughe o della mia cellulite? O perchè mai dovrei sentirmi fuori luogo se non ho certe “cose”, che sono e resteranno cose, oggetti, per lo più inutili, che non sapranno mai darmi un abbraccio o una carezza?! Che messaggio stiamo dando ai ragazzi, ce ne rendiamo conto? Un messaggio orrendo, che ormai è dilagato … Non sei niente se non hai … se non cerchi di essere come … se non diventi famoso come chi … È il trionfo dell'ossessione per le illusioni che fanno solo danni. Vorrei tanto che, un giorno, venisse fatta una pubblicità in cui qualcuno ci dice: “Sarai felice davvero quando sarai te stesso, quando saprai comunicare efficacemente con gli altri, quando potrai esprimere i tuoi talenti, quando saprai godere di ogni istante, della magica semplicità della tua vita e quando sarai abbastanza saggio da scegliere come vuoi vivere.” Disincrostiamoci il cervello gente, perchè mi sa che lì di calcare ce n'è anche troppo!


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