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  • Immagine del redattoreLucia Padovani

L'INIZIO

Aggiornamento: 14 mar 2021

Il mio libro comincia così ... Come lava vulcanica, brucia dentro di me il mio essere femmina. Non so cosa stia accadendo nella mia anima, ma sento che arde. Non so nemmeno perché sia così turbata, ma forse dietro le mie spalle ci sono le mie ave e le ave delle mie ave che gridano, insieme a me, il loro bisogno di giustizia. Non a caso, nel mio percorso di vita, mi è frullata in testa sempre quella domanda: “Perché sono nata donna?” L'appartenenza a questo genere era per me quasi una punizione, una condanna a vita alla mancanza di libertà, anche quella più elementare. Tanto perfino le più ribelli, alla fine, rientrano nei ranghi e si incatenano da sole, ripetendo sempre lo stesso schema arcaico, che è quello della brava figlia, brava moglie, brava madre, brava nonna … brava donna. E non sono le fasi a farmi specie. È quel “brava” che mi fa andare il sangue al cervello. Io ovviamente sono stata una “diversa”, non perché fossi più coraggiosa di altre, ci mancherebbe, ma perché mi è toccato esserlo. Era come un compito, o peggio, come una malformazione. Necessità, idee, capacità, limiti, difetti, insomma, un pasticcio bizzarro di caratteristiche, si sono mischiate tra loro ed hanno generato questo guazzabuglio di donna inquieta, con la sua vita incasinata. Non è la solita tiritera femminista che voglio raccontare, tranquilli, ma una storia, in cui si arriva a credere che quella libertà, negata per secoli, è possibile raggiungerla. No, non è la solita tiritera, piuttosto sono tante storie che si inseriscono in una storia, la mia. La mia che è quella di tante altre, che hanno dovuto o voluto cercare uno scopo e un senso alla propria esistenza al di là delle convenzioni sociali, al di fuori dei 4 grandi ruoli: figlia, moglie, madre, nonna. E' la storia delle donne nei secoli dei secoli che hanno fatto tanto perché noi potessimo essere fiere di essere donne! E' la storia degli uomini che si sono accostati alla loro parte femminile con gratitudine e rispetto. Questo è un libro per chi ha il coraggio di mettersi in contatto con le proprie emozioni. Astenersi perditempo!



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