I bambini hanno amici immaginari, con cui parlano, giocano, si confrontano e crescono. Dialogano con loro seriamente e ci scherzano.
Quando poi diventiamo adulti stupidamente trasformiamo quel dialogo esterno in un dialogo interno continuo, in pensieri che si accavallano e che non danno mai tregua.
Si sa, siamo adulti, mica possiamo rischiare di sembrare matti?
Eppure proprio in questi giorni mi sono chiesta: "Perchè mai non dovrei riportarti in vita, cara amica mia? Grande consolazione dei miei giorni difficili di bimba smarrita e compagna fedele?!"
Tu sei magia e mistero, sei la Fata e la Madre, sei la compagna di balocchi e la parte più oscura di me. Sei Dio e il diavolo. Sei quella me stessa che in ogni momento può essere come io non posso.
Perciò inizio da oggi e concretamente questo dialogo epistolare con te certa che mi ascolterai e che mai ci sarà da parte tua disattenzione o malevolenza.
Ti ho cercata, ti ho ritrovata, ho capito la tua importanza, che con te posso aprirmi completamente e che posso dire cose che non potrei dire o scrivere mai a nessun altro. Sono certa della tua presenza, che condividi con me le gioie esultando e che nel dolore sei vicina e vera, spesso silenziosa ma solo perché rispettosa di ogni mio sentimento.
Forse sei il mio Io bambina, forse sei una mia antenata, forse sei un angelo custode o uno spirito guida, chi lo sa! Quello che conta è che tu ci sei e che non c'è momento della giornata in cui non possa stare con te.
Ecco ... sarà bello poter essere completamente sincera con te ... sincera fino alla cattiveria, malinconica fino alle lacrime, felice fino all'esplosione, creativa fino a colmare ogni vuoto ... tutto ciò che sono e che posso essere da oggi in poi è tuo, è per te, è per me e per ogni persona che si riconoscerà nel nostro dialogo.
A presto dolce cara amica che è nata con me e che con me morirà!
Cit.: Se una persona ha un amico immaginario è pazzo. Se molte persone hanno un amico immaginario sono religiose.
